Il parlamento macedone ha approvato l’accordo con la Bulgaria per sbloccare il processo di adesione all’Unione europea.
Arriva il sì del parlamento della Macedonia del Nord sull’accordo con la Bulgaria. Questo testo permetterà al paese di sbloccare il processo di adesione all’Ue che finora era ostacolato dal governo bulgaro. La Macedonia del Nord aspetta da molti anni questo nulla osta perché è candidata all’Ue dal 2005. Un percorso ostacolato prima dalla Grecia risolta con il cambio del nome in Repubblica della Macedonia del Nord lasciando Macedonia una regione appartenente alla Grecia e poi dalla Bulgaria pe questioni culturali.
A mediare tra Macedonia del Nord e Bulgaria è stato il presidente francese Macron. Nel finesettimana è arrivato l’accordo che prevede che il paese candidato si impegni a modificare la costituzione in modo da tutelare i diritti della minoranza bulgara all’interno del paese. Questo percorso non sarà facile né per il parlamento macedone né per la Bulgaria perché la rimozione del veto al paese vicino aveva provocato proteste tra la popolazione che ha portato alla sfiducia del governo.
Macedonia del Nord e Albania più vicine all’adesione
Dopo 8 anni di attesa per l’Albania e 17 anni per la Macedonia del Nord arriva la svolta che spiana la strada per l’Ue. “Adesso possiamo andare avanti nel processo di adesione dei due paesi – dice a Euronews il commissario europeo per l’allargamento Olivér Várhelyi – Secondo me ora c’è molta più apertura verso nuovi Stati membri. Certo dovranno dimostrare di avere tutti i requisiti”. Oggi si terranno a Bruxelles le conferenze intergovernative con il presidente albanese Edi Rama e il presidente nordmacedone Dimitar Kovacevski.
«Oggi, l’Albania e la Macedonia del Nord aprono i negoziati di adesione con l’Ue. Questo momento storico è il vostro successo. Il risultato del vostro duro lavoro» ha annunciato la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen. “La Commissione europea vi ha sostenuto fino in fondo. Continueremo a farlo» ha aggiunto.